Il punto di vista di Schrodinger |
Particolarmente interessante è la spiegazione data da Erwin Schrodinger nel suo testo "Che cos'é la vita" di cui riportiamo alcuni passi fondamentali per il nostro discorso: "... Qual'è l'aspetto caratteristico della vita? Quando è che noi diciamo che un pezzo di materia è vivente? Quando esso va facendo qualcosa, si muove, scambia materiali con l'ambiente e così via, e ciò per un periodo di tempo molto più lungo di quanto ci aspetteremmo in circostanze analoghe da un pezzo di materia inanimata....... più oltre ... Come fa un organismo vivente a evitare questo decadimento? La risposta ovvia è: mangiando, bevendo, respirando e (nel caso delle piante) assimilando. Il termine tecnico é metabolismo.
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Schrodinger argomenta le contraddizioni di entrambe queste due affermazioni e riprende a ragionare chiedendosi: "... Qual'è allora quel prezioso elemento contenuto nel nostro cibo che ci preserva dalla morte? A questa domanda si risponde facilmente. Ogni processo, evento, fenomeno, chiamatelo come volete, in una parola tutto ciò che avviene in natura, significa un aumento dell'entropia di quella parte del mondo ove il fatto si verifica. Così un organismo vivente aumenta continuamente la sua entropia, o, si può anche dire produce entropia positiva e così tende ad avvicinarsi allo stato pericoloso di entropia massima, che è la morte. Esso può tenersi lontano da tale stato, cioè in vita, solo traendo dal suo ambiente entropia negativa, .... più oltre ... si può dire che l'essenziale nel metabolismo è che l'organismo riesca a liberarsi di tutta l'entropia che non può non produrre nel corso della vita." |
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L'entropia è una grandezza fisica misurabile, come abbiamo visto nel capitolo "Breve storia dell'energia". Essa misura il disordine, la sua rappresentazione matematica è data dall'equazione di Boltzmann:
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