"World Wildlife Fund" divenuto poi "World Wide Fund for Nature" e "The Global Conservation Organization" Organizzazione per la Conservazione Globale.

Fondato nel 1961, opera in più di 100 stati, impiega 4.000 persone in tutto il mondo, finanziando circa 2.000 progetti di conservazione.

"Lo scopo ultimo del WWF è di fermare e possibilmente invertire il processo di degrado ambientale in atto, per costruire un futuro nel quale la gente viva in armonia con la natura".

"Tutti i problemi ambientali sono importanti, ma una sola organizzazione non può occuparsi di tutti, per questo dobbiamo concentrare le nostre energie sulle situazioni più critiche.

Noi diamo la priorità a quelle aree del mondo che rappresentano eclatanti esempi di biodiversità e lavoriamo con le comunità locali, agenzie governative, ONG, e programmi chiave industriali e di sviluppo".

(Istituto per l'Osservazione del Mondo) Fondato nel 1974, l’Istituto lavora principalmente come fonte di informazione sulle interazioni tra le tendenze chiave ambientali, sociali ed economiche per la transizione ad una società giusta ed ecologicamente sostenibile.

Lo staff, internazionale, è composto da scienziati, ricercatori, uomini politici, industriali e diplomatici.
http://www.worldwatch.org/about/presentation

Ha una prospettiva globale e interdisciplinare, le pubblicazioni delle ricerche si rivolgono ad una vasta utenza, dai governi ai media, ai capitani d’industria agli studenti. Apartitico e indipendente, è finanziato individualmente e da fondazioni private, oltre che dalla vendita di libri e riviste.

Molto vasta la biblioteca, (in inglese) scaricabile gratuitamente previa registrazione al sito. Moltissimi i volumi pubblicati, ordinabili on line a prezzi piuttosto contenuti. Interessante anche la sezione "Green activities" nella quale vengono illustrate possibili applicazioni di gestione biocompatibile.
http://www.worldwatch.org/topics/

Pubblica annualmente un rapporto intitolato "Stato del Mondo".

L’ultima pubblicazione, con prefazione di Mikhail Gorbachev, è del 2005 (in inglese).
Si può ordinare on line.

Per questo stesso motivo è stata creata la Carta della Terra, un codice di principi etici appoggiato da più di 8.000 organizzazioni in rappresentanza di più di 100 milioni di persone nel mondo."

	scheda:
	CARTA DELLA TERRA

Da una lettera di un capo della tribù Duwanish al Presidente degli Stati Uniti - Anno 1885

"II Grande Capo che sta a Washington ci manda a dire che egli desidera acquistare la nostra terra.

Come si può comprare o vendere il cielo - il calore della terra?
La cosa ci sembra strana. Noi non siamo proprietari della purezza dell'aria o dello scintillio delle acque.

Come si può comprare tutto questo da noi?
Ogni angolo di questa terra è sacro per il mio popolo.
Ogni lucente ago di pino, ogni spiaggia sabbiosa, ogni bruma nei boschi oscuri, ogni insetto ronzante è sacro, nella memoria e nell'esperienza del mio popolo.

Noi sappiamo che l'uomo bianco non capisce i nostri motivi. Una porzione di terra per lui è uguale a qualsiasi altra, perchè è uno straniero che viene nella notte e prende dalla terra qualsiasi cosa di cui abbia bisogno.
La terra non è sua sorella ma la sua nemica, e quando l'ha conquistata l'abbandona.

Non ci sono posti quieti nelle cittá dell'uomo bianco.

Nessun posto dove sentire lo stormire delle foglie primaverili o il frusciare delle ali degli insetti. Ma forse io sono un selvaggio e non capisco.

I bianchi pure passeranno - forse più presto di altre tribù.

Continuate a contaminare il letto ove vivete ed una notte, quando i bufali saranno stati tutti massacrati, i cavalli selvaggi tutti domati, i più segreti angoli della foresta saranno appesantiti dal lezzo di molti uomini, e i panorami delle fertili colline sfigurati dalle linee dei fili che portano parole, soffocherete nei vostri rifiuti.

Dove sarà la selva? Sparita. Dove sarà l'aquila? Sparita.

Che senso avrà dire addio al rondone e alle cacce, se non la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza?".

Estratto dalla lettera di Sealth, capo dalla tribù Duwanish, al Presidente degli Stati Uniti Franklin Perse. Washington - 1855.

Friends of the Earth - International (FoEI) è stata creata nel 1971 da una organizzazione francese, una svedese, una inglese e una americana, ne fanno oggi parte 68 gruppi internazionali.
Nel 2002 il numero complessivo di gruppi e sostenitori degli "Amici della Terra" oltrepassava il milione e l’organizzazione riuniva più di 5.000 gruppi di attivisti locali.
Oggi impiega più di 1.200 persone e rappresenta una delle più importanti federazioni di associazioni ambientaliste nel mondo.

Le associazioni FoEI conducono campagne a livello internazionale, nazionale e locale su importanti temi ambientali; ogni associazione organizza il proprio lavoro e stabilisce le proprie priorità in modo indipendente e volontariamente sceglie di operare in concerto con tutti gli affiliati FoEI su temi scelti di interesse generale.

• Proteggere la terra da ulteriore deterioramento, e rimediare ai danni inflitti all’ambiente dalle attivitè umane.
• Preservare la diversità ecologica, culturale ed etnica della Terra.
• Favorire la partecipazione pubblica e la democrazia, vitale per la protezione dell’ambiente e l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali.
• Promuovere lo sviluppo sostenibile, la giustizia sociale, economica, politica nonché pari accesso alle risorse e opportunità per gli uomini e le donne a livello locale, regionale, nazionale e internazionale.

Le campagne toccano i temi ambientali e sociali più urgenti quali:

• La riforma della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale.
  http://www.bankwatch.org
• Lo smantellamento degli impianti nucleari dell'Europa dell'Est.
• La protezione dello strato di ozono.
• La realizzazione di politiche commerciali più eque.
  http://www.foeeurope.org/trade/about.htm
• Il conseguimento di un turismo mondiale sostenibile.
• Il controllo delle biotecnologie, contro il rilascio di O.G.M. nell'ambiente.
  http://www.foeeurope.org/GMOs/Index.htm
• La definizione di basi per società sostenibili intorno al mondo