| | IPOTESI GAIA | | |
"In un pomeriggio di fine estate, seduto in riva all’oceano, osservavo il moto delle onde e sentivo il ritmo del mio respiro, quando all’improvviso ebbi la consapevolezza che tutto intorno a me prendeva parte ad una gigantesca danza cosmica. Essendo un fisico, sapevo che la sabbia, le rocce, l’acqua e l’aria che mi circondavano erano composte da molecole e da atomi in vibrazione, e che questi erano a loro volta costituiti da particelle che interagivano tra loro creando e distruggendo altre particelle. Sapevo anche che l’atmosfera della Terra era continuamente bombardata da una pioggia "di raggi cosmici" particelle ad alta energia sottoposte a molteplici urti quando penetrano nell’atmosfera. Tutto questo mi era noto dalle mie ricerche di fisica delle alte energie, ma fino a quel momento ne avevo avuto esperienza solo attraverso grafici, diagrammi e teorie matematiche. Sedendo su quella spiaggia, le mie esperienze precedenti presero vita. |
"Vidi" scendere dallo spazio esterno cascate di energia, nelle quali si creavano e si distruggevano particelle con ritmi pulsanti; "vidi" gli atomi degli elementi e quelli del mio corpo partecipare a questa danza cosmica di energia; percepii il suo ritmo e ne "sentii" la musica."
GAIA, NUOVE IDEE SULL’ECOLOGIA
Nel 1979 la Oxford University Press pubblicava "Gaia A New Look at Life on Earth" di James Lovelock, membro della Royal Society, professore di cibernetica e specialista in gascromatografia presso la NASA.
In questo libro Lovelock racconta come attraverso una ricerca scientifica sull’atmosfera sia giunto ad una visione dell’intero pianeta come un unico organismo vivente e come, sorretto e ispirato da altri suoi colleghi, abbia deciso di proporre questa sua visione alla comunità scientifica internazionale come "Ipotesi Gaia".
Gaia è definita da Lovelock come un sistema cibernetico unitario e cosciente di Sé, in costante feedback, capace di autoregolazione intelligente, in cui l'umanità rappresenta un cervello planetario capace di evolvere verso l'autocoscienza.
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Dalla traduzione italiana di "Gaia, nuove idee sull'ecologia": "... ipotesi secondo cui l’intera gamma della materia vivente sulla Terra, dalle balene ai virus e dalle querce alle alghe, può essere considerata come costituente una singola unità vivente, capace di manipolare l’atmosfera terrestre per le proprie necessità globali e dotata di facoltà e poteri di molto superiori a quelli dei suoi singoli costituenti. L’ipotesi Gaia è per coloro che amano camminare o semplicemente stare a guardare e pensare ai fatti della Terra e della vita di essa, nonché meditare sulle conseguenze della nostra stessa presenza qui. E’ un’alternativa alla visione pessimistica che considera la natura come una forza primitiva da soggiogare e da conquistare... Questa potrebbe essere una fase di transizione ad un periodo di armonia tra l’uomo e il suo ambiente." |
IL PIANETA E LA VITA
L’Ipotesi Gaia ha il merito di mettere in rilievo alcuni fatti fondamentali, che sappiamo essere veri.
Tutta la vita che esiste sul pianeta, in qualsiasi forma, è un fenomeno unico: Per potere sopravvivere e riprodursi, gli organismi viventi hanno dovuto adattarsi al proprio ambiente; al tempo stesso, hanno modificato senza sosta l’ambiente con i propri processi vitali, rendendolo sempre più adatto ad ospitare la vita. Ad esempio, tutto l’ossigeno che respiriamo noi, come ogni altro animale, è stato prodotto dalle piante nell’arco di centinaia di milioni di anni. Il grado di autocoscienza e di capacità progettuale ed operativa raggiunto dalla specie umana le ha dato un potere straordinario sull’ambiente naturale. Le decisioni umane incidono in profondità sulle specie viventi. Ne deriva una responsabilità diretta dell’uomo nella gestione dell’ambiente planetario. Descrizione e sintesi in italiano dell’ "Ipotesi Gaia"
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