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  Genere e specie  
 
asino e cavallo, mulo e bardotto
in alto: asino e cavallo
in basso: mulo e bardotto

"Genere e specie" sono due termini fondamentali in biologia. Che cosa significano? Perché si parla, ad esempio, di genere umano e di diverse specie di australopitechi?
La specie riunisce tutti gli individui in grado di incrociarsi e di avere figli fertili. Il fatto che due individui possano avere figli significa che possono scambiare il proprio materiale ereditario, perché i figli riceveranno parte del loro patrimonio biologico da uno dei due genitori e parte dall’altro. Il fatto che i figli siano fertili, cioè che possano avere figli a loro volta, significa che questo materiale genetico potrà continuare a riprodursi di generazione in generazione. Diciamo che questi individui appartengono alla stessa specie. Tutti gli esseri umani oggi viventi, ad esempio, appartengono alla stessa specie. L’asino e il cavallo invece non appartengono alla stessa specie, perché incrociandosi hanno sì figli (il mulo o il bardotto, a seconda del sesso dei genitori), ma questi sono sterili, non sono in grado di generare a loro volta.
Il genere è un gruppo di specie, che comprende più specie con caratteristiche comuni. È la categoria di classificazione immediatamente superiore alla specie. I vari resti di australopitechi sono abbastanza diversi tra loro, pur mostrando caratteristiche tutte riconducibili a un unico gruppo, da farci ritenere che si tratti di specie diverse di ominidi appartenuti allo stesso genere Australopithecus, vissuti in tempi molto diversi e a volte forse anche in diverse regioni. Così, i numerosi reperti di individui chiaramente umani, distribuiti su un arco di più di due milioni e mezzo di anni, sono abbastanza diversi tra loro da indurci ad assegnarli a diverse specie dello stesso genere Homo.

la specie umana nella classificazione
un esempio di classificazione: la nostra specie

Genere e specie sono le categorie più importanti dell’organizzazione sistematica degli esseri viventi. Si scrivono in latino, per esigenze di comunicazione internazionale (latino e greco sono le lingue cui ha attinto la scienza europea per formare la propria terminologia, che si è poi affermata a livello globale), di solito in corsivo o sottolineate, per evidenziare che si tratta di termini tecnici, e il nome del genere è sempre scritto con la maiuscola.
Mano a mano che si scoprono nuovi esseri viventi, ciascuno viene indicato da un nome che ne individua il genere e da un altro che ne identifica la specie.